Da Los Angeles a Potenza, passando per Miami. Due storie di bellezza e disillusione
La coniglietta di Playboy che dileggiava il corpo di un'anziana e la Guardia forestale che girava porno negli Stati Uniti. Perché la diatriba sulla visione del corpo altrui sui social network, rinfocolata dalle indagini sulla triste fine di Tiziana Cantone, non è destinata a risolversi finché non ci saremo rappacificati con la visione che abbiamo del nostro stesso corpo
La diatriba sulla visione del corpo altrui sui social network, rinfocolata dalle indagini sulla triste fine di Tiziana Cantone, non è destinata a risolversi finché non ci saremo rappacificati con la visione che abbiamo del nostro stesso corpo. Due esempi. Da una sauna di Los Angeles sbuca la foto che ritrae una inconsapevole settantenne mentre s'infila sotto la doccia; è nuda, il suo corpo è goffo se non cascante, come parrebbe normale se l'autrice dello scatto, responsabile della diffusione online, non fosse una modella di Playboy. Abituata a posare svestita e a valutarsi in base all'apprezzamento della propria pelle, costei trova il corpo dell'anziana difettoso e buffo, meritevole di dileggio in quanto non baciato dall'identica benevola natura né sottoposto agli stessi sacrifici dietetici e atletici che le garantiscono di non apparire, quando si spoglia, altrettanto cascante o altrettanto goffa. La coniglietta s'è pentita dello sproposito ma rischia adesso sei mesi di galera, per avere frainteso il corpo altrui in base al proprio.
Intanto in Basilicata un forestale viene sospeso per tre mesi dal servizio perché, durante un permesso per accudire un parente malato, s'è reso protagonista di un video porno girato a Miami con due attrici professioniste. Le immagini sono finite su un sito apposito e lui non ha negato che quel corpo gli appartenesse; ha rigettato tuttavia l'accusa di avere infranto le regole del permesso dedicandosi a quest'altro lavoro poiché, ha argomentato, era del tutto inconsapevole di star venendo ripreso in un contesto professionale.
Adescato fuori da un hotel, ignaro delle sottigliezze della lingua locale, s'è lasciato trascinare dalla convinzione di essere bello a sufficienza da poter scatenare in due americane il desiderio di mostrarsi nude dinanzi a una telecamera. Ora la decisione del gip di Potenza gli ha fatto guardare in faccia la realtà, cioè che per le donne si trattava di mera prestazione lavorativa; e questa, se vogliamo, è una disillusione peggiore del pentimento della coniglietta di fronte alle sbarre.
Il Foglio sportivo - in corpore sano