(foto LaPresse)

Dare i numeri su Trump. Quel che non dicono i sondaggi e gli opinionisti

Antonio Gurrado
Mi metto a fare i conti della serva per raccogliere i cocci della celebre indagine di Nate Silver, che presentava l'elettorato diviso per generi: se avessero votato solo gli uomini, Donald Trump avrebbe ottenuto 350 delegati; se avessero votato solo le donne, ne avrebbe ottenuti 80. 

I sondaggi son desideri, come scrive il nostro Direttore, oppure sono opinioni. La matematica no. Mi metto dunque a fare i conti della serva per raccogliere i cocci della celebre indagine di Nate Silver, che presentava l'elettorato diviso per generi: se avessero votato solo gli uomini, Donald Trump avrebbe ottenuto 350 delegati; se avessero votato solo le donne, ne avrebbe ottenuti 80. Considerato che di fatto l'elettorato è più o meno equamente diviso fra maschietti e femminucce, Trump avrebbe dovuto ragionevolmente assestarsi a mezza strada fra i due estremi, ossia grossomodo sui 215, che era proprio quanto gli concedevano i sondaggi più accreditati. Invece all'atto pratico va per i 300. 

 

Com'è possibile? Non se ne esce, delle due l'una: o in America hanno votato soprattutto maschi sfaccendati, mentre signore e signorine erano troppo impegnate a salvare il mondo per trovare il tempo di presentarsi al seggio. Oppure, a cinquant'anni dai versi di "Daddy", sotto sotto ha ancora ragione Sylvia Plath: ogni donna ama un trumpista.

Di più su questi argomenti: