Gesù alla partita di calcio tra cattolici e protestanti
La metafora di Papa Francesco sulla questione dell'ecumenismo e il libro di Anthony De Mello
Nella lunga e bella intervista a Stefania Falasca uscita su Avvenire, Papa Francesco affronta dettagliatamente la questione dell'ecumenismo e poi la comprime in una metafora: “La Chiesa non è una squadra di calcio che cerca tifosi”. Allora mi sono ricordato che da ragazzino avevo trovato illuminante una pagina di un libro di Anthony De Mello, tanto che ancora oggi posso citare la storiella a memoria o almeno spero. Gesù va a vedere una partita di calcio fra cattolici e protestanti e, nel primo tempo, segnano i cattolici. Gesù esulta. Nel secondo tempo, i protestanti pareggiano e Gesù esulta di nuovo. Uno spettatore lo nota e fra sé e sé commenta: “Mah, un ateo”.
È una pagina che mi sembra sintetizzare alla perfezione l'attorcigliata contraddizione fra dottrina e fede, per tre motivi. Anzitutto, perché De Mello era gesuita come Bergoglio. In secondo luogo perché, una ventina d'anni fa, le posizioni di De Mello sono state dichiarate incompatibili col cattolicesimo da una nota della Congregazione della Dottrina della Fede (si riconosce lo stile dell'allora cardinale Ratzinger, che lo accusa di “apofatismo radicale”). Infine, perché il libro di De Mello me l'aveva passato un prete come regalo per la prima comunione.
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