Altro che mettere a fuoco la sincerità: il calendario Pirelli 2017 è brutto. Punto.
Il fotografo Peter Lindbergh ha chiesto a Nicole Kidman, Helen Mirren, Penelope Cruz e altre di farsi ritrarre quasi struccate e quasi sciatte ma vestite. E noi ci siamo cascati
Peter Lindbergh è un fotografo simoniaco perché in cambio di soldi veri vende valori immateriali. Gli è stato affidato il Calendario Pirelli 2017 e ha rivelato alle modelle che stavolta sarebbero state nude, ma nude veramente: perché non le avrebbe spogliate dei vestiti ma avrebbe messo a fuoco la loro sincerità, la loro intima essenza, il loro essere donne autentiche e scabre. Le modelle ci sono cascate e così Nicole Kidman, Helen Mirren, Penelope Cruz e altre si sono lasciate fotografare quasi struccate e quasi sciatte ma vestite; o probabilmente ci siamo cascati noi, abbagliati dalle modelle mentre dichiaravano che posare col nudo spirito è più scomodo che posare a pelle nuda benché, con ogni evidenza, sia vero il contrario.
Peter Lindbergh è assimilabile ai sarti della favola sui vestiti nuovi dell'imperatore, che confezionano un abito immaginario fatto di un tessuto che può essere visto solo da chi è buono; così che, quando l'imperatore va in parata, i sudditi non abbiano il coraggio di esclamare che in realtà si sta pavoneggiando in mutande. Peter Lindbergh fa il contrario: dichiara che una donna coperta e sfatta è più sexy di una sofisticata e nuda, così che, per timore di sentirci tacciare di trogloditi, noi maschi non abbiamo il coraggio di urlare che il Calendario Pirelli 2017 è brutto perché le modelle sono vestite.