L'inganno dell'app che ci dice come vestirci per ogni occasione

Antonio Gurrado

L'ha prodotta un'azienda di Biella ed è talmente capziosa da illuderci di poter possedere un armadio sconfinato

Nel timore che, paralizzati dal non sapere cosa metterci, possiamo precauzionalmente decidere di uscire nudi, un'azienda di Biella ha prodotto un'app che ci segnala di volta in volta la mise più adatta a ciascuna occasione. Quest'app è, a quanto ho capito, la naturale estensione tecnologica dei tempi in cui erano i nostri genitori a decidere monocraticamente sul nostro vestiario, e noi eravamo felici di girellare conciati come inconsapevoli pagliacci (se bambini) oppure eravamo costretti a indossare abiti clandestini, previamente nascosti in qualche anfratto, una volta usciti di casa (se adolescenti): ciò a conferma che il principale effetto e forse obiettivo di tutta l'industria delle app è incatenare l'essere umano a un permanente stato di minorità.

 

Se non che l'utilità di questa nuova app non è limitata all'impedire che distrattamente ci si presenti in bikini a una cena di gala o vestiti da arcivescovo al calcetto con gli amici; la app è infatti talmente capziosa nell'individuare l'outfit ideale per una specifica circostanza da fornirci il link all'acquisto online proprio di quell'unico abito adatto che noi non possediamo ma senza il quale tanto varrebbe spasseggiare in costume adamitico. È dunque la traduzione in software di quell'istinto abissale che ci fa barcollare convinti di non avere niente da metterci mentre siamo di fronte a un armadio spalancato e pieno; se ne sentiva proprio il bisogno.

Di più su questi argomenti: