Eleanor Rigby non è più sola
I diritti di sepoltura nella tomba della donna che ha ispirato una delle canzoni più celebri dei Beatles saranno messi all'asta
Se siete fan dei Beatles, iniziate a mettere da parte soldi per farvi seppellire. È in vendita infatti il lotto contenente la tomba di Eleanor Rigby, la cui lapide divenne celebre per avere prestato il titolo a una delle canzoni più belle e scabre della storia del pop. Scorto il nome di sfuggita passeggiando nel cimitero del sobborgo liverpudliano di Woolton, Paul McCartney se lo fece tornare in mente quando dovette battezzare il personaggio di una zitella che muore in chiesa e viene seppellita lì nei pressi da padre McKenzie, intento a rammendarsi i calzini da solo; nessuno va al funerale. La lapide testimonia che in realtà Eleanor Rigby era sposata con un Thomas Woods ed era morta a 44 anni nell’ottobre 1939; il testo è piuttosto verboso trattandosi di una tomba di famiglia, dove albergano anche i longevi nonni della medesima, la loro figlia e una bambina di due anni e tre mesi, Doris Rigby, morta nel 1927.
La legge garantisce la tomba agli occupanti per novantanove anni dalla prima sepoltura (nonno John è morto nel 1915) ovvero per settantacinque anni dall’ultima sepoltura (mamma Frances è morta nel 1949). Lo spazio sarà dunque libero fra sette anni, e i diritti di sepoltura verranno messi in vendita già a settembre con una base d’asta sui duemilacinquecento euro - chissà di quanto salirà. Sappiate però che, se decidete di rovinarvi per farvi seppellire addosso a cinque estranei solo perché vi piace una canzone, probabilmente nessuno verrà al funerale.
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