La paradossale disfida tra Giovanni Plana e Umberto Eco per intitolare un liceo
Ad Alessandria scoppia il caso dell'istituto che porta il nome dell'astronomo dell'Ottocento. E che ora qualcuno vuole dedicare allo scrittore
C’è un paradosso spaziotemporale alla base della polemica riguardo all’intitolazione del liceo di Alessandria a Umberto Eco. Ed è questo: il liceo Giovanni Plana porta il nome di un astronomo e geodeta dell’Ottocento, autore di una “Teoria del moto della luna” che oggi non legge più nessuno. Eco aveva frequentato il Plana pertanto, oggi, si preme acciocché il liceo venga ribattezzato in onore del suo alunno più celebre, i cui libri vengono invece letti da tutti. La giunta leghista tuttavia ha detto di no, quindi si è creato un movimento d’opinione che cerca di favorire Eco denigrando il povero Plana, progettista del calendario meccanico universale che si può visitare nella Cappella dei Mercanti a Torino; lo si fa passare per mezza figura desueta e pittoresca, schiacciata nei secoli dalla fama del grande medievista.
Se si ragiona così, fra duecento, trecento anni qualcuno troverà la strada spianata quando vorrà cambiare il nome del liceo Umberto Eco tacciandolo di filosofo astruso, bestsellerista superato e storico di un’età oscura, in favore di una nuova personalità divenuta più celebre nel frattempo perché meglio adatta alla propria epoca. Altri argomentano invece che Plana non merita l’intitolazione poiché, a rigore, non era nato in Alessandria bensì a Voghera, quando invece Eco era alessandrino doc. A nessuno viene in mente che lo sminuimento di Plana riduce tutto il merito di Eco al non essere venuto al mondo due secoli prima né una quarantina di chilometri più in là.
Bandiera Bianca