Veganesimo o capriccio?
Una cronachetta modenese ci dimostra come i vecchi capricci dei figli che non volevano mangiare la pappa oggi sono stati elevati a massimi sistemi
La storia si ripete prima come tragedia e poi come farsa anche a strettissimo giro di posta. Poco dopo la mattanza della youtuber vegana in California, la Gazzetta di Modena ha pubblicato la notizia di una donna che ha minacciato di accoltellare la mamma se costei avesse continuato a cucinare il ragù. Vegana anche lei, ovviamente, quindi ostile all'uso degli animali morti nel sugo: sua madre l'ha denunziata, con nobile gesto da antica romana, difendendo così in un sol colpo la gerarchia familiare, la tradizione emiliana e i diritti degli uomini minacciati dai diritti degli animali. Farsesca quantunque, bisogna essere grati a questa cronachetta modenese, poiché ci dimostra come quelli che, un tempo, erano i capricci dei figli che non volevano mangiare la pappa, oggi sono stati elevati a massimi sistemi, grazie al comodo paravento della rivendicazione universale di diritti e alla circolazione forzosa di idee balzane turbinanti sul web. Se ne deduce, per converso, che i massimi sistemi di cui si dibatte oggi altro non sono che volgari capricci di bambini cresciuti.