L'atea Olanda spiega la serietà della religione. E demolisce il pastafarianesimo
Una corte olandese ha sancito che la dottrina del Prodigioso Spaghetto Volante, fondata da Bobby Henderson nel 2005, manca di serietà e coerenza sufficienti ad annoverarla fra le fedi
Giorni interessanti per le religioni. Mentre a Birmingham due moschee vengono assaltate con una catapulta e in Austria un rifugiato viene espulso perché non abbastanza omosessuale da poter essere perseguitato dagli integralisti islamici, una corte olandese ha sancito che il pastafarianesimo manca di serietà e coerenza sufficienti ad annoverarlo fra le fedi. Com’è noto, il profeta del pastafarianesimo fu un tale Henderson che, nel 2005, richiese che nelle scuole del Kansas venisse insegnata la dottrina del Prodigioso Spaghetto Volante, in cui sosteneva di credere fermamente. Negli anni i suoi adepti hanno ottenuto in varie nazioni di posare per i documenti con uno scolapasta in testa, in quanto simbolo sacro, e in Nuova Zelanda i più fortunati possono anche sposarsi con rito pastafariano. Ora la sentenza olandese giunge rilevante non perché rimarchi la natura parodistica del pastafarianesimo, tanto più evidente quanto più i suoi adepti la negano con faccia di tolla, ma per come risponde a chi ritiene che qualsiasi religione appaia altrettanto assurda e incoerente a chi non crede. Anzitutto la dottrina pastafariana - in sostanza, non far del male a nessuno e mangia un sacco di pasta - costituisce un consiglio generico che, indipendentemente dall’aggiunta di carboidrati, può essere applicato a qualsiasi consesso umano e come tale non è codificabile come fede. Inoltre, continuano i giudici olandesi, il pastafarianesimo non prevede obblighi né proibizioni e perfino indossare lo scolapasta è lasciato alla libera iniziativa dei fedeli: per quanto costoro possano sentire dentro di sé il dovere di farlo, l’assenza di un sistema oggettivo di indicazioni priva l’azione di ogni sacralità. Se dunque Henderson aveva creduto che bastasse uno scolapasta per minare la credibilità delle religioni rivelate, da una delle nazioni più atee della terra gli hanno risposto che molto più assurda è la pretesa di ridurre la spiritualità a interpretazione soggettiva. Anche senza scolapasta.