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Amore osceno a Bussolengo

Antonio Gurrado

Una coppia di ventenni è stata arrestata una volta sorpresa ad accoppiarsi in un parco, o forse a scambiasi coccole un po' hard

Amore nel pomeriggio a Bussolengo, provincia di Verona, dove una coppia di ventenni è stata arrestata una volta sorpresa ad accoppiarsi in un parco, o forse a scambiasi coccole un po' hard, verso le sedici o sedici e trenta. Sorpresa è anzi un termine eccessivo poiché la coppia, agendo alla luce del sole, si è detta pienamente consapevole di poter essere vista e, anzi, di star dando spettacolo in un contesto in cui di sicuro ci sarebbero stati bambini in giro. Tant'è: i passanti si sono indignati, qualcuno ha sporto denuncia e le cronache locali hanno scatenato pruriginose circonlocuzioni e virgolette ammiccanti per raccontare l'accaduto. Che di per sé è trascurabile e in fin dei conti innocuo, non fosse per i dettagli sulla giustificazione fornita dai due al giudice che li ha condannati a un paio di mesi. Non una rivendicazione di libertà, magari richiedendo una porzione di parco dove essere adulti senza bimbi fra i piedi, come accade in talune nazioni meno sessuofobe. E nemmeno un elogio del principio di piacere e della gloriosa debolezza del venirne travolti anche quando e dove non si deve; né un'ammissione della sottile perversione che si alimenta quando il timore di venire scoperti diventa certezza. Macché. I due hanno spiegato gli atti osceni in luogo pubblico dichiarandosi testualmente innamoratissimi e, come tali, incapaci di porsi un freno: si sa che oggi i sentimenti rendono giustificabile ogni gesto e costituiscono il fondamento di ogni diritto. Saranno assolti in appello perché sbucherà qualcuno a sancire che l'amore pesa più della legge.

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