Sergio Mattarella e Fedez (elaborazione grafica Il Foglio)

Quello che unisce Fedez e Mattarella

Antonio Gurrado

Non importa che tu sia presidente della Repubblica o rapper tatuato, se vivi in quest’epoca sei comunque sottoposto alla dittatura degli oggetti

Pochi anzi nessun tratto in comune, per quanto mi sforzi, ravviso fra Sergio Mattarella e Fedez. Almeno così credevo fino a stamane, quando ho visto due immagini in rapida successione: da un cartellone pubblicitario il rapper m’inquadrava severo portandosi davanti al viso, oscurato per metà, un nuovo telefonino dotato di quattro fotocamere; sul giornale poi il Presidente della Repubblica appariva seduto, col consueto garbo un po’ impacciato che lo rende amabile, al volante di un aggeggio futuribile ossia (se ho capito bene) un’automobile che lui faceva correre per le strade di Stoccolma restando comodamente a palazzo, circondato da dignitari svedesi in sollucchero per la sua visita ufficiale.

   

 

 Il presidente Sergio Mattarella in visita all’Ericsson Studio (foto Quirinale)

  

A Milano non incrocio mai Fedez quindi non mi pongo il problema di quale delle quattro fotocamere utilizzerebbe per immortalarmi col cellulare; altresì mi fido di Mattarella al punto che attraverserei la strada bendato mentre passa l’auto che lui comanda a distanza. M’inquietano piuttosto due quesiti. Quale vantaggio trae l’umanità dal miglioramento di un telefono tramite un maggior numero di fotocamere, che non servono a telefonare? Sarebbe come se il mio tostapane si vantasse di saper risolvere le equazioni di terzo grado. E quale vantaggio trae l’umanità dall’eventuale commercio di automobili che vanno in strada mentre il guidatore resta a casa? Vorrei vedere gli automobilisti in salotto che si lamentano del traffico perché tutti hanno preso la macchina senza dover andare da nessuna parte. Ecco dunque, inatteso, balenare il tratto in comune fra Mattarella e Fedez. Non importa che tu sia presidente della Repubblica o rapper tatuato, se vivi in quest’epoca sei comunque sottoposto alla dittatura degli oggetti: strumenti liberati dall’obbligo di avere funzioni utili all’uomo hanno asservito l’uomo riducendolo a strumento utile alla glorificazione delle loro funzioni superflue. 

 

 

Fedez nel nuovo spot della Samsung 

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