Un milione di dollari per far diventare vegano il Papa
Una ragazzina scrive al Pontefice e gli fa notare che lui, per 80 anni, in Quaresima ha digiunato per il motivo sbagliato: altro che redenzione delle anime, il problema è la Co2
Ho smesso di capire i giovani quando ero adolescente quindi ho dovuto leggere e rileggere più volte l’appello della dodicenne Genesis Butler rivolto a Papa Francesco e apparso oggi sui quotidiani. Genesis, il cui obiettivo è combattere il cambiamento climatico per mezzo di un cambiamento dietetico, propugna l’adesione al veganesimo allo scopo di debellare gli allevamenti intensivi e ridurre le emissioni di gas serra; la sostengono Paul McCartney, Brigitte Bardot e Massimo Wertmüller. “Spostarsi verso una dieta vegetale porterà considerevoli benefici all’ambiente”, scrive Genesis al Pontefice, il quale – immagino – nei suoi prossimi viaggi pastorali incontrerà qualche difficoltà nello spiegare a un miliardo di fedeli che devono mettersi a brucare perché gliel’ha detto una preadolescente. Ma fin qui. Il colpo di scena è che Genesis, col suo bel nome biblico, in coda promette di versare un milione di dollari per cause benefiche qualora il Papa si attenesse a una dieta vegetale per tutta la Quaresima. Tralasciamo che, se un privato o una fondazione ha a disposizione soldi da dare in beneficenza, dovrebbe darli senza costringere il Papa a diventare vegano o Donald Trump a fare il giocoliere. Purtroppo è un modo elegante per dire al Papa che il tipo di digiuno quaresimale che ha tenuto per ottant’anni era sbagliato, insufficiente, e che soprattutto era erroneo l’obiettivo per cui digiunava: commemorare la sofferenza di Cristo pregando per la redenzione e la felicità eterna di tutti gli uomini è un programma più limitato del contenere l’anidride carbonica emessa dai peti delle vacche.