Se per essere innocenti basta l'autocertificazione
Una giornata in banca alle prese con le norme antiriciclaggio
Sono andato a trasferire dei soldi e l’impiegato allo sportello, un po’ imbarazzato, mi ha avvertito che avrebbe applicato le norme antiriciclaggio. Ero già pronto a lasciarmi ammanettare ma, con mia estrema sorpresa per non dire sollievo, si è limitato a indagare sul motivo per cui compissi la spericolata operazione finanziaria di versare dei miei soldi sul mio conto corrente. Con un rapido dialoghetto abbiamo appurato che non ero solito compiere alcuna attività criminosa pertanto, con garbo, l'impiegato ha proceduto al bonifico che avevo disposto tramite l’apposito modulo precompilato. Così, tornandomene a casa, ho meditato che in Italia l’onestà è un concetto talmente sottile e impalpabile, metaforico quasi, che per essere colpevoli basta il sospetto altrui ma, per essere innocenti, basta l’autocertificazione.