La dura vita del ladro ignorante
I soliti ignoti derubano la libreria Laterza a Bari ma tralasciano gli scaffali dirigendosi dritti alle casse e intascando così meno di quanto avrebbero ricavato dalla ricettazione di qualche volume di pregio
I soliti ignoti derubano la libreria Laterza a Bari e mi torna in mente un antico caso di cronaca: nel 1996 un giudice abruzzese condannò a leggere quattro libri un ragazzo che ne aveva rubati altrettanti. Non gli stessi, tuttavia; dal bottino risaltavano un codice borbonico e un resoconto storico del 1769, potenzialmente interessantissimi, ma la sentenza dispose letture da compiti per le vacanze, Calvino e Rigoni Stern. Ci sono condanne peggiori ma ce ne sono anche di migliori. Sarà perché memori di questo precedente, pensavo, che i topini baresi hanno tralasciato gli scaffali della Laterza dirigendosi dritti alle casse; intascando così meno di quanto avrebbero ricavato dalla ricettazione di qualche volumone di pregio. Che volgarità, si commenta, rubano in libreria ma sono così ignoranti da lasciar lì la refurtiva davvero preziosa. Andrà a finire che, se li acciuffano, verranno condannati a leggere per non aver rubato libri; dev’essere proprio dura, la vita del ladro.