C'è un problema se Fioramonti è d'accordo con gli studenti che scioperano per il clima
Il ministro dell’istruzione ha detto che partecipare ai Fridays for Future è la lezione più importante che gli studenti possano frequentare
Sto cercando di interpretare l’asserzione del ministro dell’istruzione, secondo cui partecipare ai Fridays for Future è la lezione più importante che gli studenti possano frequentare.
In senso letterale, vuol dire che il ministro ha una bassa considerazione degli insegnanti, al punto da ritenere che un giorno a settimana sia meglio far sciopero che stare ad ascoltarli, se si vuole imparare qualcosa.
In senso allegorico, significa che l’azione è più rilevante dell’apprendimento quindi un bravo studente va valutato più sul civismo che sulle capacità e sull’impegno.
In senso morale, Fioramonti implica che l’istruzione (concreta, quotidiana) abbia minor valore di principii (astratti, universali) cui deve cedere il passo per manifesta inferiorità: oggi l’ambientalismo, domani chissà cosa.
In senso anagogico, infine, le parole del ministro indicano agli alunni che manifestare estemporaneamente per un obiettivo è più importante che ricevere sistematicamente strumenti intellettuali che consentano di spingersi oltre gli slogan, per quanto condivisibili, in nome dei quali si protesta.
Non so quale di queste interpretazioni sia peggiore; forse tutte e quattro.