Così Federico Moccia ha archiviato l'onesto ghostwriting
Lo scrittore annuncerà i vincitori del concorso "Il cantiere delle storie". I lettori potranno così scrivere pezzi del suo prossimo libro in cambio della pubblicazione del proprio nome. La nuova èra dell'editoria
In tempi populisti, scrittura democratica. Questo fine settimana a BookCity Federico Moccia annuncerà i vincitori del concorso "Il cantiere delle storie". Gli otto fortunati, selezionati fra quasi mille partecipanti, scriveranno parte del nuovo romanzo del popolare autore romano. Colpisce tuttavia la modalità della loro partecipazione. Più o meno da trecento anni, infatti, gli autori di bestseller dispongono sovente (non tutti, ve') di collaboratori oscuri che, seguendo le indicazioni del firmatario, cooperano alla stesura dei libri facendo poi un vanto della propria oscurità, e non c'è niente di male a guadagnare un po' di soldi così. Stavolta invece i collaboratori sono stati invitati a inviare a Moccia "tutto quello che piace a te", fosse storia o poesia o racconto, partendo dal presupposto che i lettori "hanno anche loro una storia da raccontare" quindi devono avere "l'occasione di pubblicare anche loro". La novità rispetto al consueto, onesto ghostwriting è che stavolta i lettori intervengono direttamente scrivendo pezzi del libro in cambio della pubblicazione del proprio nominativo e di una foto. Non solo: ricevono anche la speranza di diventare anch'essi un giorno famosi e la convinzione che, se finora non hanno pubblicato una mazza, è solo perché l'editoria è una casta il cui unico scopo è impedire ai lettori comuni di raccontare le loro storie e tutto quello che piace a loro. Sono emozioni, questa speranza e questa convinzione, talmente preziose che i quasi mille partecipanti, da regolamento, hanno rinunciato "a titolo gratuito ai diritti d'autore" e "a qualsiasi corrispettivo o remunerazione", inaugurando così l'era luminosa dell'editoria: quella in cui i lettori scriveranno gratis i libri dei loro autori preferiti e poi si precipiteranno in libreria a comprarli.
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