La giornata internazionale delle persone con disabilità e la nostra memoria corta
Dal messaggio del Papa alla Barbie con le fattezze di Bebe Vio. Ma noi italiani siamo distratti
Buonasera, sono un italiano distratto, al punto che solo oggi mi sono accorto che in Italia ci sono i disabili. Oggi in effetti era difficile che passassero inosservati: è la giornata internazionale delle persone con disabilità; c’è stato un messaggio del Papa; c’è stata un’allocuzione del Presidente della Repubblica; l’Istat ha presentato un rapporto apposito per conoscere il mondo delle disabilità; il ministro dello Sport ha scritto un post su Facebook; il governo ha promesso l’istituzione di un ufficio permanente sul tema; inoltre si è parlato molto della Barbie con le fattezze di Bebe Vio. Più di così.
Tanta esposizione mediatica mi ha finalmente illuminato su cosa siano mai quei disegni stilizzati di una carrozzina nei parcheggi, e ha gettato nuova luce sull’attrezzatura incongrua che talvolta trovo nei bagni pubblici, per tacere di tutte quelle rampe che ogni tanto rischiano di farmi inciampare.
Certo, la mia distrazione può essere stata favorita dal fatto che la giornata internazionale delle persone con disabilità sia caduta solo oggi e non già ieri, o magari qualche settimana fa; ho la memoria corta e non ricordo se la stessa giornata sia già stata celebrata l’anno scorso, quindi so che l’anno prossimo mi sarò dimenticato di questa.
Ma, sapete, noi italiani siamo distratti perché abbiamo troppe cose cui tener dietro: ad esempio, dopodomani è la giornata internazionale del suolo, la settimana prossima la giornata internazionale dei diritti umani, e così via. Mica abbiamo tempo di metterci lì a pensare che, dopo la giornata internazionale delle persone con della disabilità, la giornata passa ma la disabilità resta.
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