“Adamo ed Eva” di Lucas Cranach il Vecchio

Se Adamo ed Eva avessero tenuto la distanza di sicurezza

Antonio Gurrado

Un museo ha volantinato il celebre “Adamo ed Eva” di Lucas Cranach il Vecchio, coprendo il muso dei protogenitori e indicando con una freccia la corretta distanza fra i loro ombelichi

“Divertiti con attenzione” è il motto che a Dresda la Galleria d’arte degli antichi maestri ha scelto per istruire i visitatori: nelle sale del museo bisogna tenere sempre una distanza di sicurezza di almeno due metri e indossare i dispositivi di protezione, vulgo mascherine.

 

Per rendere più chiaro il concetto, il museo ha volantinato il celebre “Adamo ed Eva” di Lucas Cranach il Vecchio, coprendo il muso dei protogenitori e indicando con una freccia la corretta distanza fra i loro ombelichi. È, a pensarci, un’idea geniale. Il Cranach ritrae infatti Eva già pronta a passare ad Adamo la mela fatale, evento che non sarebbe stato possibile senza contravvenire alle norme di sicurezza: talché, nell’Eden, sarebbe bastato rispettare il protocollo per risparmiarci tutti i guai che sono conseguiti. Per non parlare del fatto che, tenuti sempre Adamo ed Eva a una distanza di minimo due metri, per forza di cose non ci sarebbe stato né Caino né Abele né tutto l’albero genealogico che discende fino a noi, risolvendo alla radice il problema dei contagi.

 

Pertanto si scopre alfine che il Signore non doveva ammonire Adamo ed Eva intimando di non mangiare dell’albero del bene e del male o minacciandoli di morte certa in caso di trasgressione; gli sarebbe bastato dir loro “Divertitevi con attenzione” e tutto sarebbe filato liscio. Un grave errore di valutazione, da parte di Dio.

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