Non potete giocare a calcetto? Dedicatevi allo sputo del nocciolo di ciliegia
Anche quest’anno, nonostante il coronavirus, a Celleno (Vt) si è tenuta la tradizionale gara. Gli organizzatori ci hanno tenuto a informarci di aver rispettato tutte le misure di sicurezza
Gli appassionati di sport possono tirare un sospiro di sollievo: anche quest’anno, nell’ameno borgo di Celleno, a nord di Viterbo, si è tenuta la tradizionale gara di sputo del nocciolo di ciliegia. Il coronavirus, dunque, che ha quasi mandato a ramengo tutto il calcio, ha fatto interrompere a capocchia pallavolo e basket, ha messo in crisi la Formula 1 e fatto rinviare le Olimpiadi, nulla ha potuto contro una competizione in cui non si utilizzano né le mani né i piedi bensì soltanto la saliva. Saranno contenti quelli che non possono ancora giocare a calcetto con gli amici. Naturalmente gli organizzatori della manifestazione ci hanno tenuto a informarci di aver rispettato tutte le misure di sicurezza: la gara si è tenuta a porte chiuse, in uno sputodromo privo di pubblico, benché alla presenza di arbitri e giudici addetti alla misurazione. Per la cronaca, si è confermato il campione in carica, con una distanza di 16,6 metri piuttosto deludente rispetto ai 22,8 dell’anno scorso, che dovrebbero costituire il record del mondo in quanto dubito che si tengano competizioni simili altrove. Anche se, a voler essere precisi e far le cose per bene e rispettare tutte le norme e finire sui giornali per un atto meritorio, quest’anno a Celleno avrebbero fatto meglio a organizzare la gara secondo una nuova specialità: lo sputo del nocciolo di ciliegia con mascherina.
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