Come si farà a mantenere il distanziamento sociale nelle soap opera?
Ricominciano le riprese di “Beautiful” e di “Un posto al sole”, con baci in post-produzione e congiunti nel cast
Allora è proprio passato tutto, è tutto tornato normale, se ricominciano le riprese di “Beautiful” e di “Un posto al sole”. Quasi tutto, dai: perché le soap opera sono storie d’amore e nell’amore, come forse ricorderete, ci si bacia, ci si tocca, ci si rotola uno addosso all’altro. Come si fa col distanziamento sociale? Quelli di “Un posto al sole”, che non per niente sono italiani quindi affetti da burocratismo, ci hanno pensato e hanno risolto. Le riprese avverranno rispettando tutte le norme di sicurezza; se poi vedete due che si stanno baciando, che sono un po’ troppo vicini per i gusti dell’Oms, che potrebbero star scatenando un focolaio nel preserale di Rai 3, non preoccupatevi: si tratta di un escamotage della regia in fase di montaggio. Un po’ come quel luccicare di carte di cioccolatini virtuali sugli spalti dell’Olimpico durante Juve-Napoli: la sicurezza prima di tutto, a ruota l’illusione collettiva, il gioco di specchi. Quelli di “Beautiful”, che mica per niente sono americani quindi affetti da puritanesimo, ci hanno pensato anche loro e hanno risolto diversamente. Quando vedrete due che si avvicinano, che si sfiorano, che Dio non voglia si coricano insieme, non preoccupatevi: lo stanno facendo davvero, ma uno sarà un attore e l’altro il suo o la sua partner nella vita reale, una controfigura con la quale già convive sotto lo stesso tetto e si scambia i fluidi corporei più vari a proprio rischio e pericolo. Stratagemma geniale, che magari potrebbe venire applicato in maniera più estesa: ad esempio, se un personaggio di “Beautiful” deve fare una visita medica, si può far interpretare il dottore che lo ausculta al medico curante dell’attore; se in una scena deve andare a cena fuori, si può far interpretare il cameriere a quello del fast food dietro l’angolo; idem se deve intentare causa al vicino, comprare il detersivo, pagare le tasse, basterà di volta in volta scritturare come guest star il vicino vero, il titolare del negozietto di quartiere, il commercialista di Ron Moss. Sempre meglio che far recitare il cast di “Un posto al sole”.