Indignazione per Elsa Fornero in tv. Ma che problema ha l'Italia con gli esperti?
In un programma che prevede la presenza di Carmen Di Pietro, di un porcellino rosa e di un professore universitario, il fatto che scatena polemiche è che le domande le faccia il professore universitario
Per raggiungere quota cento fesserie su Elsa Fornero c’è bisogno di impegnarsi. Non basta inchiodarla al fotogramma in lacrime (doveva sghignazzare?); non basta scandalizzarsi perché rivela che i giovani sono choosy (ed è la verità); non basta protestare perché sua figlia viene pagata per fare ricerca medica (il progresso scientifico evidentemente non ci fa comodo, o forse i figli dei ministri devono lavorare gratis, non è chiaro). Bisogna anche indignarsi perché è nel team di esperti di un quiz Rai, “Resta a casa e vinci”. In quanto esperta di economia, Elsa Fornero pone ai concorrenti domande di economia e, per quanto appaia stucchevole dirlo, è forse utile rimarcare che un esperto serve proprio a quello: a sapere delle cose, a valutare se gli altri le sappiano, a valorizzarli se le sanno e, in caso contrario, a spiegargliele. Credo sia per questo che Elsa Fornero, di mestiere, fa il professore universitario anziché il mimo o il salumiere. E credo sia anche piuttosto ragionevole che, dovendo valutare se i concorrenti sanno di economia, i quesiti sull’economia vengano posti da un esperto di economia. Ma l’Italia è un paese troppo democratico per accettare l’esistenza degli esperti, e troppo romantico per accettare che i soldi non vengano distribuiti a pioggia, senza distinguere fra chi sa e chi non sa. Ragion per cui, in un programma che prevede la presenza di Carmen Di Pietro, di un porcellino rosa e di un professore universitario, in Italia il fatto che scatena polemiche è che le domande le faccia il professore universitario.