Fra gli effetti collaterali del Covid bisognerà annoverare, non considerata, la smania di vip e mezzi vip di aggiornarci via social sul proprio stato di salute. Prontamente ripresi dai media, questi bollettini medici autoprodotti si diramano in una vasta gamma di fioriture: la minuziosa cronaca di sintomi anche lievi; la fototestimonianza dei medesimi; l’ammonimento recriminatorio in favore della prudenza collettiva; la pubblica ammissione di colpa e imprudenza a scopo penitenziale; la considerazione filosofica sulla caducità della vita combinata talora all’esortazione autoindotta; la vanteria riguardo alla propria tempra; la critica ai sistemi sanitari e alla strumentazione medica; la frase di circostanza; e da ultimo, apprendo, anche la negazione non già dell’esistenza del virus bensì dell’avvenuto contagio, ossia post scritti da persone più o meno celebri allo scopo di dirci che stanno una bellezza.
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