Bandiera Bianca
È tornato Playgirl, con l'estetica del brutto
Nelle edicole americane è tornata la rivista gemella di Playboy. Nella nuova edizione non più muscoli e tartarughe ma ciccia e peli superlfui: la compreranno gli uomini per tirare un sospiro di sollievo
Evviva, è tornato Playgirl! La storica rivista erotica femminista si riaffaccia questa settimana nelle edicole statunitensi a quasi cinquant’anni dalla propria fondazione e a più di dieci dalla scomparsa della precedente edizione cartacea. Concettualmente gemella di Playboy, Playgirl era nata nel 1973 sulla base della rivendicazione che anche le signore avessero il diritto di fare ciò che facevano i signori, ossia leggere un magazine decorato da foto patinate di nudi allettanti.
Se non che – spiega il nuovo direttore Skye Parrott – nel giro di pochi anni Playgirl, a furia di riprodurre sul corpo maschile l’estetica patriarcale delle riviste sexy, si era ridotta a brutta copia di un magazine porno gay. Ed è per questo che i centerfold della nuova edizione di Playgirl non saranno più bei manzi dai muscoli scolpiti, gli addominali a tartaruga e la pelle luccicante, bensì degli individui, spiega ancora il direttore, ritratti nudi per mostrarne la vulnerabilità: dunque rotoli di ciccia e peli superflui, per ora, poi magari unghie incarnite, moccio dal naso, calli coriacei.
Sarà insomma l’occasione, per le signore, di andare in edicola a comprare un magazine che mostri loro su carta patinata ciò che già vedono a casa, quando guardano fidanzati e mariti. Evviva, è tornato Playgirl! Alla fine lo compreremo soprattutto noi maschietti, per trovare consolazione e tirare un sospiro di sollievo.
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