bandiera bianca
Dio non è misericordioso part-time
Chiese aperti tutti i giorni, chiese aperte tutta la notte. Riflessione a partire da un dettaglio di “Dal nero al marrone”, il film sulla storia di frate Antonio, un francescano pavese che ha un lungo passato di tossicodipendenza
Chiese aperti tutti i giorni, chiese aperte tutta la notte. Apprendo che è stato girato un film sulla storia di frate Antonio, un francescano pavese che ha un lungo passato di tossicodipendenza e che tuttora credo non passi inosservato, col suo look capellone abbinato al saio. È una bella storia (il film, di Pino Lenti, s’intitolerà un po’ stucchevolmente “Dal nero al marrone”), che merita attenzione soprattutto su un dettaglio potenzialmente inosservato. Depresso, sconfortato, abbandonato da tutti – racconta frate Antonio al Corriere di oggi – una notte vagava senza meta in preda a pensieri suicidi quando è entrato in una chiesa, dove un suo coetaneo francescano lo ha accolto, lo ha ascoltato e lo ha confessato. Ciò presuppone che la chiesa fosse aperta nottetempo, in piena coerenza con quanto scritto nel Vangelo: se dobbiamo tenerci pronti perché non sappiamo né il giorno né l’ora, da cosa deduciamo che l’ora sarà diurna? Lo Spirito soffia dove vuole ma fa orario d’ufficio? Dio è misericordioso part-time? Pensate cosa sarebbe potuto accadere al futuro frate Antonio se, nel momento di deriva, la chiesa fosse stata chiusa perché era troppo tardi. O perché erano già finite le funzioni in calendario. O perché era pausa pranzo. O per quelle imperscrutabili ragioni che fanno trovare i portali sbarrati nel bel mezzo delle mattinate o dei pomeriggi feriali, senza un cartello di spiegazione. Guardate il film su frate Antonio e gioite per la sua ritrovata felicità; però calcolate anche in quanti sono costretti a restare sul sagrato perché la disperazione non guarda l’orologio ma il parroco sì.
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