(Wikimedia commons)

Bandiera bianca

Non sapevi di essere asessuale. Vero?

Antonio Gurrado

L'Observer Magazine ha di recente dedicato un reportage all'asessualità, un tema che viene troppo spesso frainteso. Tra convinzioni erroneamente diffuse e deduzioni sbagliate

Si avvicina il 6 aprile. Il giorno dopo Pasquetta, direte voi. No: è la Giornata Internazionale dell’Asessualità. Un interessante reportage dell’Observer Magazine dedica un approfondimento a questa fetta di popolazione – stimata attorno all’1 per cento - che viene sovente fraintesa. Ad esempio, io stesso pensavo che gli asessuali non facessero mai sesso, lo rifiutassero in blocco e in tutte le sue forme. E invece pare di no: dal reportage emergono testimonianze di asessuali che si masturbano spesso e volentieri, con convinzione pari alla soddisfazione che ne traggono.

 

Quindi ho dedotto che gli asessuali preferiscano stare isolati e non avere rapporti intimi con altre persone. Invece ho scoperto che anche qui mi sbagliavo: dal reportage emerge che gli asessuali flirtano, si innamorano, escono con qualcuno, si fidanzano, si lasciano, si sposano, e non necessariamente con altri asessuali; sono insomma sottoposti ai comuni alti e bassi di ogni vita sentimentale. Ho pertanto concluso che gli asessuali, pur masturbandosi e avendo relazioni amorose, non pratichino il sesso con gli altri. Sbagliato. Dal reportage emerge che gli asessuali, se stanno con qualcuno, ci vanno anche a letto, ma senza trarne piacere; o, se inavvertitamente càpita, comunque accade in modo meccanico, poiché fanno sesso senza averne voglia, tanto per accontentare il partner. Dite la verità, non sapevate di essere asessuali anche voi, vero? E, soprattutto, sicuri di essere soltanto l’1 per cento?