Manifestazione Friday For Future in Piazza Castello a Torino, dicembre 2019 (LaPresse)

Bandiera bianca

Lezioni di scienze naturali contro il riscaldamento globale

Antonio Gurrado

Dalle piante artificiali all'alluminio nello spazio, metodi e progetti innovativi per ridurre l'impatto dell'uomo sull'ambiente

Scusate, in scienze naturali ero un po’ gnucco quindi ditemi voi se ho capito bene. Allora, c’è un riscaldamento globale dovuto a un cambiamento climatico di cui l’uomo è responsabile a causa del proprio impatto sull’ambiente, no? E ci sono vari progetti innovativi per ovviare al problema, che oggi sono stati presentati sul Corriere della Sera con un grafico molto efficace. Ad esempio, si potrebbe produrre carbone vegetale con gli scarti agricoli e poi sotterrarli. Oppure piantare alberi artificiali, così che sottraggano anidride carbonica all’atmosfera e la seppelliscano nel terreno. O spargere sulla terraferma un silicato di ferro e magnesio, la cui alterazione chimica catturerebbe più anidride carbonica.

 

O anche fertilizzare gli oceani, versandoci ferro e azoto per favorire lo sviluppo di fitoplancton. O magari disseminare nuvole nel cielo tramite un aerosol che favorisca le precipitazioni. O perfino sparare nello spazio miliardi di piccoli specchi in alluminio, che riflettano la luce del sole facendola tornare indietro. In questa maniera, quindi, sotterrando scarti agricoli, piantando alberi artificiali, spargendo silicato di magnesio, fertilizzando gli oceani, disseminando nuvole e sparando miliardi di specchi in alluminio contro il sole, si ridurrebbe finalmente l’impatto dell’uomo sull’ambiente, no?

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