Bandiera bianca
Vacanze offensive
Il comitato direttivo in materia di istruzione del comune di Randolph (New Jersey) ha abolito i nomi delle festività dal calendario scolastico
Questo pomeriggio (in Italia sarà sera tardi) si terrà una votazione decisiva per il destino degli Stati Uniti: si riunisce infatti il comitato direttivo in materia di istruzione del comune di Randolph (New Jersey), cittadina di circa venticinquemila anime che, per intenderci, si trova nella zona di Morristown, vicino a Roxbury, più o meno fra Rockaway e Chester.
La Fox sta dando grande rilevanza all’evento. È accaduto infatti che una decina di giorni fa il comitato abbia deciso di abolire i nomi delle festività dal calendario scolastico.
Attenzione al dettaglio: non ha abolito le festività, che restano immutate, né ha deciso di eliminare i nomi di alcune festività mainstream (che so, il Natale) per timore di offendere le minoranze. A Randolph c’era già un calendario in cui si faceva vacanza in occasione di tutte le festività possibili, Natale come il Columbus Day, lo Yom Kippur come il Ringraziamento; si sono tuttavia accorti che Natale offende i non cristiani, il Columbus Day offende i nativi, lo Yom Kippur offende i non ebrei, il Ringraziamento offende i tacchini, eccetera. Meglio tagliare la testa al toro, senza offesa per il toro, e uniformare tutte le festività denominandole sotto un vago, onnicomprensivo “giorno di vacanza”.
Quest’oggi il direttivo sarà chiamato a stabilire se intende tornare sui propri passi; vedremo. A parte il fatto che non vedo perché dovrei offendermi se qualcun altro festeggia qualcosa, tanto più se viene dato un giorno libero anche a me, resta a mio avviso insoluto un problema di fondo. Una componente del direttivo ha spiegato che la dicitura “giorno di vacanza” è stata scelta per essere sicuri di non urtare i sentimenti di nessuno. Come la mettiamo però con l’offesa intrinseca a coloro che, proprio quel giorno lì, vorrebbero lavorare?