Bandiera bianca
Il dilemma di Lindisfarne. A rischio uno dei luoghi più incontaminati d'Europa
Per collegare l'isola tidale al resto dell'Inghilterra stanno progettando un trenino, ma i centosessantadue abitanti del posto insorgono: "Non siamo a Disneyland". Varranno più loro o i treninofili?
Chissà se varranno di più centosessantadue abitanti o un trenino. Lindisfarne, nel Northumberland, è un’isola tidale collegata alla terraferma da una sottile striscia non percorribile un paio di volte al giorno a causa della marea. È dominata dalle rovine di un castello in cima a una collina, per costruire il quale vennero utilizzate pietre di un’abbazia dismessa che nell’Alto Medioevo aveva giustificato la nomea di isola sacra; è uno dei luoghi più affascinanti e incontaminati d’Europa.
Se non che adesso c’è un progetto per renderla più contaminata e meno sacra: affiancare alla consueta navetta che percorre la striscia di terra un trenino multicolore su pneumatico. Pare sia un’opzione più sicura contro il Covid (il trenino ha i lati aperti) e più gradita ai bambini. Gli abitanti di Lindisfarne tuttavia – non so se tutti e centosessantadue – hanno protestato dicendo che la loro isola non è Disneyland e che il trenino multicolore mal si coniuga al panorama austero e spoglio dell’isola.
I treninofili ribattono: ma il Covid? Se fossi di Lindisfarne, risponderei che per garantire la sicurezza ci sono mezzi più efficaci e meno pacchiani come il vaccino, il green pass, lo stare a casa. I treninofili insistono: ma i bambini? Se fossi di Lindisfarne, risponderei che possono viaggiare con gli adulti su mezzi da adulti sperando che, un giorno, si rassegnino a diventare adulti. Ma sono risposte ruvide, cose che non si possono dire, abbastanza misantrope da poter far diventare gli abitanti di Lindisfarne centosessantatré.
bandiera bianca
Le incoronazioni costano, scandalizzarsi no
Bandiera bianca