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Bandiera Bianca

Un mandriano al Quirinale

Antonio Gurrado

Un settantenne di Buccino, in provincia di Salerno, si vorrebbe candidare a presidente della Repubblica. In Italia nessuna spigolatura è innocua

Può essere derubricata a innocua spigolatura la storia di un mandriano settantenne del salernitano (ex mandriano in verità: ha dovuto smettere di lavorare a causa di furti e atti intimidatori) che si candida a presidente della Repubblica. In un’intervista al Corriere racconta di avere espresso questa volontà tanto allo stesso Mattarella, tramite lettera raccomandata, quanto alla stazione dei carabinieri del comune di Buccino.

  

Vedremo come andrà; confido tuttora che Draghi e Berlusconi abbiano più speranze ma, nella politica italiana, non si può mai dire. Se cinque anni fa un arcangelo fosse apparso ad annunciarci che avremmo lasciato gestire una pandemia a un avvocato di Volturara Appula, gli avremmo riso in faccia; magari fra cinque anni ci ritroveremo in una crisi costituzionale pilotata da un mandriano di Buccino. Il quale ha le idee chiare al riguardo e ha già annunciato che, una volta insediato al Quirinale, per prima cosa intenderebbe “ripristinare l’autorità dello stato” emanando “un decreto per abolire cavilli e procedure che si contrappongono al codice Rocco”.

  

È un po’ confuso, certo, ma la politica nostrana vive da anni di confusioni del genere, fra sedicenti candidati premier che blaterano di pieni poteri, democrazia diretta e governi eletti dal popolo, del tutto ignari di vivere in una repubblica parlamentare. In Italia nessuna spigolatura è innocua.

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