Il vecchio logo delle British Railways (foto Wikimedia Commons)

bandiera bianca

Il nuovo logo delle British Railways e l'ambientalismo disorientante

Antonio Gurrado

Il restyling del simbolo delle ferrovie britanniche non piace allo storico creatore del vecchio. Perché? Troppe tonalità di verde

“Che gran mucchio di stronzate”, pare abbia commentato Gerry Barney quando gli hanno sottoposto il progetto grafico del nuovo logo delle British Railways. Il commento non è peregrino poiché, nel 1964, fu proprio Gerry Barney l’artefice del geniale e duraturo logo ferroviario: due righe rosse a mo’ di binari, intersecate da una linea a zig zag che le trasformava in frecce puntate in direzione opposta. All’epoca i criticoni dissero che era disorientante, sembrava che le British Railways non sapessero in che direzione far andare i treni.

 

 

Le parole di Gerry Barney risaltano vieppiù in quanto sostituiscono la dichiarazione precotta di endorsement alla variazione che pare gli fosse stata sottoposta insieme al nuovo progetto. Eppure il logo è pressoché identico all’originale: cosa non gli piace? Il fatto che adesso sia verde; meglio, il fatto che per due semplicissime righe abbiano utilizzato tre o quattro tonalità di verde. Questo sì che è disorientante, dice Gerry Barney, non ne bastava una? Ma forse le British Railways stanno cercando di farci capire che anche con l’ambientalismo non sappiamo in che direzione andare, come facciamo ad avere trasporti efficaci ed emissioni ridotte, nuove infrastrutture e zero impatto ambientale; non sappiamo che verde pigliare.

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