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Sai qual è la differenza tra Salvini e il Papa?
Temo sia stato sottovalutato un aspetto della polemica sull’accoglienza degli immigrati, e in particolar modo la distinzione dei ruoli
In questi giorni temo sia stato sottovalutato un aspetto della polemica sull’accoglienza degli immigrati, e in particolar modo la distinzione dei ruoli – esageriamo: la separazione dei poteri – fra Papa Francesco e Salvini. Premessa: bisogna considerare che uno ha il dovere di parlare alle pieghe più riposte della nostra coscienza e l’atro di indurci a ragionare a lungo termine. Uno deve adeguarsi a priori a principii ideali astratti e assoluti, l’altro ha la responsabilità di guidare milioni e milioni di persone che lo seguono. Uno prega, invoca e maledice in pubblico mentre l’altro, a scadenze regolari, si esprime con acribia su casi geopolitici che ha studiato grazie all’aiuto del proprio team. Uno è un agitatore di simboli fideistici, che occasionalmente tracima nel superstizioso, l’altro ha alle spalle una lunga esperienza di governo e conosce bene il peso della responsabilità. Premesso questo, non si capisce perché il leader religioso di una fazione, come Salvini, metta becco in politica non lasciando fare il proprio mestiere a un navigato capo di stato, come Papa Francesco.
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