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Bandiera bianca

Abolire la Camera dei Lord (o il Senato) è un'illusione di dignità

Antonio Gurrado

Dalla Gran Bretagna all'Italia, la critica ai seggi vitalizi è sempre più radicale. L'alternativa? Membri nominati dall'alto. Ho provato a stilare una lista di senatori meritevoli, ma scorrendo l'elenco in ordine alfabetico mi sono fermato a Ciampolillo

Periodicamente in Gran Bretagna salta su qualcuno con la pazza idea di abolire la Camera dei Lord. Stavolta è perché si è scoperto che alcuni di area tory, nominati su indicazione di Boris Johnson, avevano in precedenza versato milionate nelle casse del partito conservatore, ciò che fa sembrare si siano di fatto comprati il seggio. I detrattori della Camera dei Lord sostengono che un Senato di membri eletti sarebbe più dignitoso, efficace e valido di uno composto da membri nominati dall’alto.

 

Periodicamente dunque io mi pongo il dubbio e qualche anno fa, in un articoletto d’occasione, proponevo un metodo razionale per decidere quale fosse l’alternativa preferibile. Prendete un foglio e scrivete, in ordine alfabetico, i cognomi di trecentoquindici italiani che a vario titolo – per chiara fama, vasta cultura, beneficio delle masse, valore simbolico, autorità morale – ritenete meritevoli di un seggio vitalizio; fate insomma una lista di trecentoquindici senatori a vita. Poi prendete l’elenco alfabetico dei senatori in carica, quelli eletti dal popolo, e confrontandoli a uno a uno calcolate quanti in base agli stessi criteri risultino altrettanto meritevoli. Qualche anno fa avevo provato ma l’esito era talmente ripetitivo da essermi fermato a Crimi, Vito. Ora però sono trascorsi anni, la situazione politica in Italia si è evoluta e dalla Gran Bretagna la critica ai seggi vitalizi è talmente radicale da far vacillare perfino le mie convinzioni. Allora mi son rimesso all’opera pensando che, chissà, stavolta forse sarebbe andata meglio. Macché; mi sono fermato a Ciampolillo.

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