BANDIERA BIANCA
Cosa ci dice dei social il profilo di David Beckham nelle mani di un medico ucraino
Il calciatore ha dato le chiavi dei suoi account a Irina Kondratova, dottoressa impegnata sul fronte della guerra. Quattro lezioni da questa storia
David Beckham ha prestato per un giorno i propri profili social a Irina Kondratova, dottoressa impegnata in prima linea in Ucraina. È un atto commendevole dal quale ho tratto alcuni utili insegnamenti.
Primo: nel mondo dei social il lavoro di ex calciatore e modello, di vip fine a sé stesso, è più rilevante agli occhi del pubblico di quello di chi cura o combatte. Secondo: chi vive nel mondo reale, e compie azioni che hanno effetti sul mondo reale, per raggiungere più persone possibile ha bisogno di passare attraverso i canali di chi vive nel mondo dei social e compie azioni che hanno effetti sul mondo dei social: sono due universi paralleli, e quello immaginario è più popoloso. Terzo: nel contesto rigidamente gerarchico dei social, sistema feudale di intricati vassallaggi, il riconoscimento dell’utile lavoro di un personaggio oscuro può avvenire solo tramite graziosa concessione a opera di chi detiene ricchezza, bellezza e fama: né più né meno di com’era mille anni fa, piattaforma a parte. Quarto: per quanto una celebrità si mostri rispettosa e benevola nei confronti di chi svolge un lavoro utile e sacrificato, il suo favore è comunque a tempo. Il giorno dopo, chi ha prestato i profili social se li riprenderà.