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Ora lo attacca: ma sul Medioevo il M5s c'ha costruito una carriera
Il vice di Conte si scaglia contro i termovalorizzatori: politiche medioevali. Eppure sono gli stessi che hanno raccolto così tanti voti parlando di scie chimiche, chip sotto pelle e sirene
Di cronologie alternative non c’è solo quella di Anatolij Fomenko, secondo il quale Gesù è nato nel 1054 dopo Cristo e Achille combatteva contro i Galli. C’è anche quella di Michele Gubitosa, vice di Giuseppe Conte, almeno a quanto leggo sul Corriere. La norma sui termovalorizzatori, dice, significa “tornare indietro di dieci anni e supportare politiche da Medioevo”. Ho fatto due conti: se ne deduce che il 2012 fosse una sorta di bassissimo Medioevo del quale pochi si erano accorti, salvo ovviamente i pentastellati. Ma sono anche andato a spulciare gli annali: nell’Anno Domini 2012 eravamo in piena calata dei barbari, con un’ondata di consenso popolare attorno a idee superstiziose come le scie chimiche, i chip sotto pelle, le sirene, Gaia, la democrazia diretta…
Il Medioevo prossimo passato, quello di dieci anni fa, coincide dunque con la progressiva affermazione del MoVimento Cinque Stelle, che avrebbe portato dalle prime affermazioni locali agli straordinari risultati delle politiche. Così finalmente ho capito cosa intendesse Giuseppe Conte quando diceva che il suo governo avrebbe portato a un umanesimo nuovo: un periodo in cui il medioevo sarebbe stato finalmente alle spalle, grazie alla progressiva sparizione dell’elettorato grillino.
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