bandiera bianca
A cent'anni otterrò, forse, il permesso per entrare nella Ztl (dove abito)
Ho avuto la brillante idea di prendere casa all’interno della Zona a traffico limitato, quindi per arrivarci in macchina ho bisogno di una deroga speciale. Per ottenerla devo attraversare un'Odissea burocratica tutta italiana
Sono molto lieto per la simpatica signora vicentina che è riuscita a ottenere il rinnovo della patente a cent’anni d’età. Pare che il suo segreto per tenersi in forma sia camminare molto; anch’io lo faccio e oggi sono andato fino all’ufficio mobilità del comune in cui mi sono trasferito da poco. Ho avuto infatti la brillante idea di prendere casa all’interno della Ztl, quindi per arrivarci in macchina ho bisogno di un permesso speciale. Poco male, ottenerlo è facilissimo: basta compilare il modulo online e spedirlo all’ufficio competente, che provvede a rilasciare il permesso in forma virtuale. Non a me però, in quanto per tutta risposta ho ricevuto una mail in cui si spiegava che, onde richiedere il permesso Ztl, era necessario che allegassi la scansione del permesso Ztl. Forse per contenere prevedibili reazioni, la mail specificava inoltre di essere generata automaticamente e raccomandava di non rispondere.
Ecco dunque la passeggiata fino all’ufficio mobilità dove, previa una decina di giorni di prenotazione, ho portato tutta la documentazione richiesta, fatto salvo – mi ha illustrato l’impiegato – il secondo foglio del certificato di residenza. Alla mia ragionevole rimostranza che il Comune mi avesse inviato un certificato di una sola facciata, ben più ragionevolmente l’impiegato ha replicato che dovevo farmi mandare anche il secondo foglio. Dovrò dunque riprenotare un appuntamento all’ufficio mobilità, presentandomi stavolta con certificato bifoglio, da richiedersi all’ufficio anagrafe, oppure con un documento apposito scaricabile con Spid dal portale della motorizzazione. Ho optato per la seconda e più snella opzione, accedendo seduta stante al portale e cliccando sul pulsante “Richiedi documento tramite Spid”; cliccato il quale si apre un’elegante pagina bianca con la scritta “Questa pagina risulta inesistente”. Allora ho scritto all’ufficio anagrafe per richiedere il certificato in versione non lacunosa, insistendo particolarmente sulla presenza di entrambi i fogli. Prontamente, un attimo dopo, l’ufficio anagrafe mi ha risposto: con una mail automatica la cui unica riga recitava “Non sono al computer”, senza specificare se si trattasse di pausa pranzo, periodo di ferie o biglietto di suicidio. Tutto ciò per dirvi occhio ai giornali del 2080, su cui verrò menzionato come il simpatico signore di cent’anni che è riuscito a ottenere il permesso di arrivare in machina a casa propria. Sono certo di vivere così a lungo perché, nel frattempo, mi sarò tenuto in forma camminando molto.
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