Screen da YouTube 

Bandiera Bianca

La censura del grasso è lecita? Un'esperienza personale

Antonio Gurrado

In un videocilip, Taylor Swift sale sulla bilancia del bagno in pigiama e aspetta il comparire di quella scritta: F-A-T sapientemente fatta scomparire. Ma la grassofobia che cos'è? Non c'è il pericolo che possa sfociare nell'autofobia?

Devo premettere che sono un ciccione schifoso e questa mia condizione – che mi accompagna durante ogni pasto, in cui penso sempre di star mangiando troppo, nonché fra un pasto e l’altro, quando penso che ho mangiato troppo ma poi mangerò troppo comunque – si manifesta nel ciclico rito in cui ogni martedì e venerdì mattina salgo sulla bilancia nel cesso, collegata a una ingegnosa app che mi notifica ogni dettaglio su tasso metabolico di base e grasso viscerale, e nella miriade di dati che mi vengono notificati leggo alfine sempre le stesse tre lettere che appaiono nel videoclip incriminato di Taylor Swift: F-A-T.

 

Se non che Taylor Swift è stata costretta a tagliare l’inquadratura, accusata di (si dice così?) grassofobia: nonostante che, esattamente come nel mio caso, si trattasse di una scena in cui la cantante sale in pigiama sulla bilancia nel cesso e un suo doppelgänger particolarmente fico si china a guardare il peso con costernazione. Scena che, vi assicuro, si verifica ogni martedì e venerdì mattina in casa mia (potete distinguermi da Taylor Swift perché mi peso senza pigiama) e non m’importa quanto il mio doppelgänger possa apparire in forma alle ammiratrici o anche agli osservatori neutrali; nel chiuso del mio cesso la bilancia reca sempre il responso che sono un ciccione schifoso.

 

Parlo dunque sia per me sia per Taylor Swift: non è grassofobia, io mi circondo (magari anche lei) di amici che sono pingui il doppio di me ma ritengono di pesare il giusto e sfoggiano l’adipe con leggerezza e disinvoltura invidiabili. Ciò che i critici del videoclip hanno voluto colpire è piuttosto l’autofobia, quel terrore di sé che in fondo spinge le persone a vagliarsi e a migliorarsi, o quanto meno a non sprofondare arrendendosi alla tentazione di abbandonarsi al proprio lato oscuro. Siamo sicuri che sia da censurare?

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