Bandiera Bianca
L'umanità è spacciata: non è una notizia
L'universo può farci fuori da un momento all'altro anche se smettiamo di inquinare. Ogni giorno che strappiamo in questa lotta impari contro la natura è un anno o un giorno guadagnato all’estinzione sicura
Mi spiace deludervi ma l’umanità è spacciata. Almeno stando al titolone che questo fine settimana il Guardian ha dedicato in prima pagina alle parole del segretario generale dell’Onu alla vigilia del Cop27 in Egitto. Sottintendeva, certo: l’umanità è spacciata se non fa questo e quello, se non si redime e non smette di inquinare, produrre, riscaldarsi, rifiutarsi insomma di vivere in un Eden irenista roussoviano e francescano. Ebbene, mi spiace deludere anche i titolisti del Guardian ma questa è a stento una notizia; l’umanità è spacciata lo stesso, l’umanità è spacciata da sempre, l’umanità è spacciata per definizione.
Su un misero granello di sabbia che gira e gira nell’infinito siamo una specie malaticcia che deve combattere la fame, il freddo, il fuoco, le inondazioni, bestie infinitamente più feroci, virus i più subdoli; dobbiamo far fatica per costruirci un rifugio, procacciarci del cibo, coprirci la nuda pelle; il tutto sotto la minaccia di un universo in larga parte ignoto che da un momento all’altro può farci fuori spostando l’equivalente della falangetta del mignolo sinistro. E se le parole di quest’ultima frase vi suonano familiari è perché sono state dette da autori su autori nei secoli scorsi, da Schopenhauer a Guareschi. Quindi ogni anno, ogni giorno che strappiamo in questa lotta impari contro la natura è un anno o un giorno guadagnato all’estinzione sicura; e se l’umanità è spacciata lo scopre soffrendo e soccombendo via via da millenni, non perché un bel giorno va in edicola e lo legge sul giornale.