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Se i giovani inglesi possono criticare Churchill è solo merito di Churchill
Un sondaggio pubblicato in inghilterra dice che solo un quarto dei ventenni d'oltremanica ha un'opinione positiva dell'ex premier. Non sarebbe mai successo se non avesse sconfitto il nazismo
Dice che Winston Churchill non è più un mito per i giovani inglesi, nonostante che abbia sconfitto il nazismo, salvando la propria nazione e il resto d’Europa. Un sondaggio di un think tank britannico mostra infatti che sì e no un quarto dei ventenni d’oltremanica nutre un’opinione positiva su di lui, mentre in larga parte – fatta salva una palude di indifferenti – i loro coetanei lo ritengono un razzista, in quanto propugnatore del colonialismo. Di là dal consueto processo alla storia che erge il presente a valore assoluto senza risparmiare nulla e nessuno, questa rilevazione è interessante soprattutto per la conclusione sbagliata che se ne trae: non è che i giovani hanno un’opinione negativa di Churchill nonostante che abbia sconfitto il nazismo; i giovani hanno un’opinione negativa di Churchill proprio perché ha sconfitto il nazismo.
Qualora invece Churchill non l’avesse fatto, in un ipotetico mondo parallelo in cui avesse finito per soccombere a Hitler o addirittura accordarsi con lui, probabilmente in Inghilterra e in Europa non ci sarebbe spazio per il revisionismo storico. Non ci sarebbe libertà e, di conseguenza, non ci sarebbero sondaggi d’opinione; a essere precisi, non ci sarebbero nemmeno opinioni. Se oggi i giovani inglesi possono essere critici nei confronti di Churchill, è solo grazie a Churchill.
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