Bandiera Bianca
Dopo le polpette di mammuth gli snack di larve andranno a ruba
La vera frontiera del cibo è l'alimentazione artificiale. Tra stampanti 3D che cucinano e la riproduzione di animali in laboratorio, le scatolette di formiche nere finiranno per essere un successo
Ma voi preferite le polpette di mammuth o il cheesecake stampato in 3D? Mentre tutti discutono di farina di grilli e uova di cicala, la vera frontiera del cibo è quell’altra: la creazione artificiale di alimenti. Le polpette di mammuth sono state preparate da una ditta australiana tramite un complicato procedimento cellulare su cui vi chiedo grazia, a scuola andavo male in biologia; fatto sta che sono riusciti a creare della carne (edibile) da della non-carne (andavo male in biologia ma so che il mammuth si è estinto qualche tempo fa). Il cheesecake 3D – assieme a tutta una serie di alimenti come pollo, formaggio, verdura – è stato preparato dagli ingegneri della Columbia University, mettendo gli ingredienti in polvere in una stampante di quelle che si usano per i gadget o per la componentistica.
Il vantaggio della prima opzione è che siamo tutti nati dopo l’estinzione del mammuth, quindi non sappiamo davvero che sapore avesse, quindi possiamo mangiare a cuor leggero le polpette perché, se fanno schifo, sarà colpa del mammuth e non della procedura di produzione non convenzionale. Il vantaggio della seconda opzione è che gli ingredienti sono giusti ma la stampante fa quel che può, quindi il risultato è cibaria riconoscibile benché un po’ cincischiata, quindi possiamo mangiare a cuor leggero il cheesecake e gli altri alimenti perché, se fanno schifo, sarà colpa della stampante e non dei materiali. Il vantaggio comune a questi cibi del futuro, tuttavia, è che rapidamente l’una e l’altra idea ci faranno smettere di essere schizzinosi: vedrete allora che successo le scatolette di formiche nere, vedrete che prelibatezza gli snack di larve!
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