Bandiera bianca
Una crociera di tre anni per fuggire dalle responsabilità e dai rompi scatole
La Life at Sea offre ai clienti un felice oblio toccando l'intero globo e vedendo molte delle sue meraviglie. Se non dovesse bastare a vivere in santa pace, per i più esigenti a bordo c'è anche l'obitorio
Anch’io, anch’io voglio partire per la crociera di tre anni organizzata dalla Life at Sea. Non perché m’importi qualcosa delle crociere, mai fatta una, e anzi cinque minuti sulle acque bastano a farmi diventare verde e impetrare la morte; ma ciò che la compagnia navale di Fort Lauderdale offre ai propri clienti non è una semplice gita al largo, è la fuga da tre anni (rinnovabili) di responsabilità e rotture di scatole. A prezzo peraltro ragionevolissimo, forse inferiore a quel che si spenderebbe nella vita normale: 29.999 dollari, poco più di 27.000 euro, se ci si accontenta della cabina base. Se si vuole la suite con balconata e vista sui flutti, il prezzo sale a 120.000 dollari ma è colpa vostra se avete gusti sibaritici. Tenete comunque presente che la tariffa comprende cibo, bevande, wi-fi superveloce, tasse portuali, servizio pulizie, assistenza medica; per i più perversi ci sono anche le postazioni per lo smart working e la possibilità di ospitare gratis temporaneamente familiari e amici.
È, insomma, una vera e propria repubblica indipendente che galleggia al solo scopo di portare i clienti verso un felice oblio, toccando l’intero globo, vedendo tredici delle quattordici meraviglie del mondo, trascorrendo Natale in Brasile e Capodanno in Argentina, poi due settimane in Giappone e abbastanza da saltellare per i Caraibi e circumnavigare l’Australia, riuscendo a realizzare l’ideale di essere ovunque e in nessun luogo, sempre connessi ma mai raggiungibili. Per venire incontro ai viaggiatori più esigenti, ovvero quelli che desiderano trascorrere in santa pace tutto il tragitto con una ancor più radicale fuga dalle amare responsabilità della vita, a bordo è presente anche un obitorio.
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