Bandiera bianca
Digiuno per il Guardian, dove non sanno cosa sia la Domenica delle Palme
Un articolo sul quotidiano britannico affermava che il Vangelo della scorsa domenica commemora i festeggiamenti per la risurrezione di Gesù. Com'era che la secolarizzazione avrebbe portato a un progresso della conoscenza?
Digiuno, penitenza ed elemosina per i redattori del Guardian: l’altro giorno sul quotidiano britannico ho letto un articolo in cui si affermava a fronte alta che la Domenica delle Palme commemora i festeggiamenti a Gerusalemme per la risurrezione di Gesù. Se il Guardian non fosse l’autorevolissima testata dei Panama papers e di Wikileaks, dell’autoindagine sugli interessi coloniali del fondatore e, adesso, anche delle rivelazioni sui costi della famiglia reale, be’, sarei stato quasi tentato di credere che loro hanno torto e ho ragione io: mi sembra infatti di ricordare che la Domenica delle Palme commemori l’ingresso trionfale di Gesù (ancora vivo) a Gerusalemme, anche se mi rendo conto di non essere una fonte affidabile in quanto non ero presente agli eventi.
L’articolo è stato poi corretto, un paio di giorni dopo, ma resta il fatto che nel suo piccolo smaschera una tendenza. Per secoli si è dato per scontato che la religione fosse oscurantismo e ignoranza, e che la secolarizzazione avrebbe portato a un progresso della conoscenza. Invece, da un inciso su un ottimo quotidiano, viene fuori la verità: la secolarizzazione ha depotenziato tutte le conoscenze relative alla religione, causando un incremento non della conoscenza ma dell’ignoranza. D’altronde però, diceva quello, che cos’è la verità?