Bandiera bianca
Il ministro Lollobrigida è in preda all'effetto Dunning-Kruger (come tutta Italia)
La "sostituzione etnica" evocata dall'esponente di FdI rivela un tratto tipico di molti italiani: illudersi di essere più competenti di quanto siano per davvero. Ma d'altra parte i politici sono sempre espressione del popolo che rappresentano
L’aspetto più significativo della polemica sulla “sostituzione etnica” evocato da Francesco Lollobrigida è la sua ammissione di aver parlato per ignoranza. È interessante perché il ministro non ha fatto riferimento all’ignoranza di chi non sa bensì a quella, molto più sottile, di chi non sa abbastanza. Questa è ormai da qualche anno, decennio, la caratteristica della politica italiana. Tutta la terminologia astrusa o equivoca che viene utilizzata dai nostri rappresentanti non rivela chissà quale opera di turlupinatura lessicale da parte dei potenti ma denota il semplice fatto che questa stessa caratteristica è intrinseca alla nazione: una nazione che ama parlare a ruota libera ricicciando espressioni orecchiate qua e là, abbaccagliando discorsi che sembrano avere senso compiuto, dicendo “convergenze parallele” e “umanesimo nuovo”, “migranti” e “problematica”, aprendo la bocca non solo per la fierezza di darle aria ma anche nella convinzione di far bella figura.
È un’Italia in preda a un collettivo effetto Dunning-Kruger, quello che illude i poco competenti di essere più competenti di quanto siano, compreso me in questo momento, visto che dell’effetto Dunning-Kruger avrò tutt’al più sentito parlare a un aperitivo, non ho mai studiato né Dunning né Kruger, al punto da non sapere nemmeno se siano la stessa persona con doppio cognome. Vogliamo quindi davvero stupirci perché un esponente di governo ha utilizzato a capocchia parole di cui ha ammesso di non conoscere né il senso né il contesto? In fondo, i politici sono sempre espressione del popolo che rappresentano. Il popolo, diceva Petrolini, quando non capisce si affeziona. E gli italiani si affezionano molto, si affezionano quasi sempre.
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