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Giovani antimonarchici? Il sondaggio che non può spaventare re Carlo
A ben guardare, i dati diffusi alla vigilia dell'incoronazione sono piuttosto rassicuranti per il sovrano. In Gran Bretagna, se anche si nasce repubblicani, si muore monarchici
Fra una decina di giorni a Londra ci sarà l’incoronazione e, a tradimento, viene diffuso un sondaggio che dovrebbe far venire la tremarella a Carlo III: pare infatti che il 40 per cento dei giovani britannici voglia un capo dello stato eletto democraticamente. Il dato – si sottolinea – è tanto più significativo in quanto relativo alla fascia di età compresa fra i 18 e i 24 anni, che ha il monopolio sul futuro a lungo termine del paese, e contrasta nettamente con il 78 per cento di anziani che sostengono la monarchia, quei vecchi rimbambiti (considerazione che il sondaggio non esplicita ma sottintende).
A ben guardare, tuttavia, questi dati così strombazzati sono piuttosto rassicuranti per il sovrano. Infatti la percentuale di sudditi favorevoli alla monarchia pare crescere costantemente con l’avanzare dell’età; può voler dire che i più vecchi sono più tradizionalisti, certo, ma anche che in Gran Bretagna, se anche si nasce repubblicani, si muore monarchici. Inoltre, a quel significativo 40 per cento di giovani scapestrati che vogliono un capo dello stato eletto democraticamente corrisponde, per definizione, un 60 per cento di giovani che preferisce lasciare le cose come stanno, o per disinteresse o perché convintamente monarchico. Quindi il sondaggio terrificante diffuso alla vigilia dell’incoronazione mostra in realtà solo questo: se anche in Gran Bretagna impazzissero e domani votassero un capo dello stato, come presidente della Repubblica eleggerebbero a furor di popolo il re.
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