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Ma quali messaggi d'odio? Ecco perché censurare Amanda Gorman dalle scuole
La poetessa, divenuta famosa esibendosi all’insediamento di Joe Biden, promette battaglia contro le elementari che hanno espunto dalle antologie la poesia che lesse in quell'occasione, ritenendola inadatta ai più piccini in quanto inciterebbe all’odio
Amanda Gorman non ci sta e promette battaglia contro le scuole elementari. La poetessa americana, divenuta famosa esibendosi all’insediamento di Joe Biden, è decisa a impugnare la decisione di alcune scuole primarie che hanno espunto dalle antologie la poesia che lesse nell’occasione, “La collina che scaliamo”, ritenendola inadatta ai più piccini in quanto inciterebbe all’odio. Nel dettaglio fa scandalo il passo che recita: “Abbiamo sfidato il ventre della bestia. / Abbiamo imparato che la quiete non è sempre pace, /e che le norme e le nozioni / di ciò che è / non è sempre giustizia. / Eppure, l’alba è nostra / prima che lo sappiamo. / In qualche modo, lo facciamo”.
Faccio ammenda: in passato sono stato critico nei confronti di Amanda Gorman ma a questo giro sono al suo fianco. È infatti inammissibile che una poesia del genere venga espunta dalle antologie per la scuola elementare a causa dei presunti messaggi d’odio che contiene. Ne va invece impedita la lettura per impedire a bambini innocenti di convincersi che scrivere poesie significhi soltanto andare a capo a casaccio.
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