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Bandiera Bianca

La commedia all'italiana in un corso online per magistrati

Antonio Gurrado

A cosa serve un corso di specializzazione in cui, durante le lezioni, gli allievi si distraggono pensando ai fatti propri e il docente chatta con gli amici pensando alle belle fiche? È quello che è successo a Scandicci

C’è tutto un precipitato d’Italia in miniatura nello scampolo di cronaca periferica su una gaffe informatica con coloritura boccaccesca. Durante un corso online di specializzazione per magistrati, a Scandicci, un docente si è lamentato in chat con un amico dicendo che gli allievi erano dei maleducati perché non stavano attenti, però almeno – testualmente – c’era un paio di belle fiche. Se non che il docente non si è accorto di star tenendo in condivisione lo schermo, rendendo così la chat leggibile a tutto il consesso di allievi esterrefatti. A fine lezione una di loro, non si sa se del famoso paio o meno, ha protestato dicendo che gli allievi saranno anche stati maleducati e disattenti, ma il docente era sessista e come magistrato non aveva rimediato una gran figura. Al che il docente ha argomentato che era allucinante che le frasi private fossero apparse sul pubblico schermo, che era costernato e non pensava ciò che lui stesso aveva scritto; fra l’altro, a ben guardare, non era nemmeno magistrato ma solo assistente presso una corte di giustizia (gli allievi non si erano accorti nemmeno di questo). C’è davvero tantissima Italia in questo fatterello che mescola burocrazia e pecoreccio, imperizia informatica e negazione dell’evidenza, studenti discoli e millantato credito. È materiale sufficiente per una commedia all’italiana, di quelle orribili che poi guardano tutti, ma soprattutto per il più italiano dei misteri: a cosa serve di preciso un corso di specializzazione in cui, durante le lezioni, gli allievi si distraggono pensando ai fatti propri e il docente chatta con gli amici pensando alle belle fiche?