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Meteo Meloni

Antonio Gurrado

La discrepanza fra l’ideale di famiglia propugnato dalla premier e la sua poco felice situazione concreta spiegata con i fenomeni atmosferici

Ora che tutti hanno detto tutto sulla vita sentimentale di Giorgia Meloni, si può passare alla più interessante attività di commentare i commenti. Da essi traspare infatti il sottinteso che la presidente del Consiglio debba giustificare la discrepanza fra la propria storia sentimentale e il modello della cosiddetta famiglia tradizionale che propone come auspicabile. Chi le è ostile le punta il dito contro facendo gnè gnè gnè, chi le è favorevole cerca di arrampicarsi sugli specchi con acrobazie gesuitiche.

 

È singolare tuttavia che in entrambi i casi non si tenga presente un altro presupposto ben più rilevante della vita di chiunque: nei sentimenti e nelle azioni non si è mai soli ma è sempre presente qualcun altro che, nel peggiore dei casi, ci pianta i bastoni fra le ruote o con il quale, nel migliore, è necessario scendere a compromessi. Azioni e sentimenti altrui non sono mai controllabili; come con i fenomeni atmosferici, possiamo solo cercare di prevederle e poi arrabattarci con qualche contromisura. Tutta qui sta la discrepanza fra l’ideale di famiglia propugnato dalla Meloni e la sua poco felice situazione concreta; differenza che non fa perdere valore né all’ideale né alla realtà, per quanto contrastanti.

 

Per esempio: io sono convintissimo sia ideale che splenda il sole e ci siano venticinque gradi, il mio fisico e il mio umore ne traggono giovamento e vorrei fosse così per sempre e per tutti; continuo a crederlo anche mentre prendo dal guardaroba il giubbotto pesante perché, sacramento, oggi fa freddo e piove.