bandiera bianca
Un governo di destra non dovrebbe abolire i senatori a vita
Il premierato all’italiana, nella sua attuale formulazione nebulosa e ipotetica, contiene la lontanissima eco della proposta di abolire il Senato di nomina regia, avanzata già da Mussolini nel 1919. Fascismo? Macché, socialismo, anzi un guazzabuglio di sinistra populista nella quale il Duce sguazzava
Il premierato all’italiana (che potrebbe anche denominarsi “spaghetti premier”), nella sua attuale formulazione nebulosa e ipotetica, contiene in omaggio l’abolizione dei senatori a vita. È una lontanissima eco della proposta di abolire il Senato di nomina regia, avanzata da Mussolini nel programma di San Sepolcro, il 23 marzo 1919. Uno dice: quindi è fascismo. Macché; è socialismo, o meglio è quel guazzabuglio di sinistra populista rimasticata in cui Mussolini sguazzava dopo essere stato leader del Partito socialista italiano e direttore del Popolo d’Italia (il resto del programma prevedeva lotta agli imperialismi, limiti alle speculazioni finanziarie, riduzione dell’orario di lavoro, terra ai contadini). Se c’è infatti una cosa di destra sono i senatori a vita: tutto il Senato era composto così secondo lo Statuto Albertino, e così è rimasto durante la rigida età umbertina e l’efficace età giolittiana. Mussolini voleva abolirlo insieme ai progressisti, i quali volevano nella camera alta i rappresentanti eletti dal popolo esattamente come nella camera bassa. Ora io dalla destra italiana mi aspetterei la difesa non dico di Carlo Alberto e di Umberto I ma quanto meno di Giolitti, diamine; abbiamo invece l’esaltazione di quella che Tocqueville chiamava “la sovranità popolare ovvero i suffragi di elettori che non sanno informarsi, né concertarsi, né scegliere”. Mi aspetterei come minimo il riconoscimento del dato di fatto che una camera alta di esclusiva nomina per merito (con dentro accademici, scienziati, intellettuali, imprenditori, politologi, economisti, religiosi…) sarebbe il minimo contrappeso alle furie e alle smanie che prendono il popolo quando spedisce i propri rappresentanti nella camera bassa. Se questo governo fosse di destra, non vorrebbe abolire i senatori a vita. Dovrebbe abolire quelli eletti.