Bandiera Bianca
Le femministe sono già scivolate a pagina 20 dei giornali
La violenza di genere è un tema centrale che deve stare ai primi posti dell’agenda parlamentare. Ma a pochi giorni dal 25 novembre l'attenzione inizia già a calare
“Non potete più ignorarci!”, hanno reclamato le attiviste femministe dalle pagine di Repubblica, subito dopo l’ondata incontenibile di indignazione per l’orribile omicidio di Giulia Cecchettin, dopo il “Se domani non torno” e il “Bruciare tutto”, dopo le manifestazioni fluviali di sabato, dopo i calciatori col segno rosso sullo zigomo durante le partite di domenica. La violenza di genere è un tema centrale, un fatto politico che deve stare ai primi posti dell’agenda parlamentare e su cui non deve calare l’attenzione della società civile: “Siamo di fronte a una mobilitazione eccezionale ed è un patrimonio da non disperdere”, hanno dichiarato le attiviste femministe da pagina 20 di Repubblica, subito dopo il rilascio degli ostaggi di Hamas, dopo la legge medievale che regola l’eredità della corona inglese, dopo la storia delle gemelle eterozigote separate in Unione Sovietica, dopo il ritorno di Nichi Vendola alla politica attiva, dopo la riallocazione dei fondi del Pnrr, dopo i sospetti di golpe giudiziario ai danni del governo, dopo la vittoria dell’Italia in Coppa Davis.
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