Bandiera Bianca
Per andare bene a scuola non è necessario andarci
Dal Regno Unito arriva la notizia che tra le scuole migliori del paese c'è un istituto privato in cui gli studenti hanno l'obbligo di frequenza un solo giorno a settimana. È davvero sorprendente che con questo metodo ci siano risultati migliori?
Dice che a sorpresa, quest’anno, fra i risultati delle scuole britanniche spiccano quelli eccellenti di un istituto privato in cui l’obbligo di frequenza è ridotto a un sol giorno a settimana. Giorno in cui si svolgono le attività per le quali è necessaria l’interazione fra studenti e coi docenti; il resto del tempo è dedicato a compiti da svolgere a distanza, studio, lezioni online, ricerche mirate e gite sul campo. Orrore per i puristi, secondo i quali la scuola è una specie di batteria per l’allevamento, in cui i ragazzi devono essere tenuti sotto il neon un tot di ore al giorno acciocché crescano a dovere; sollievo per gli alunni stessi della scuola felice, i quali hanno scoperto il piacere di andarci volentieri e quando ritengono opportuno, senza venire incatenati ai banchi durante ore inutili né sottoposti alla pressione di dover condividere spazio e tempo con persone che reputano insopportabili, da entrambi i versanti della cattedra.
È davvero sorprendente che i risultati siano migliori? Negli anni scorsi abbiamo improvvisamente e su vasta scala scoperto l’acqua calda, ossia che un lavoratore di concetto diventa più produttivo quando non deve ogni giorno trascorrere un’ora in macchina o sui mezzi pubblici, quattro ore in un open space con dei rompipalle, mezz’ora a nutrirsi con un pasto mediocre, altre quattro ore nell’open space e poi via per un’altra ora in macchina o sui mezzi, prima di tornare a non poter godersi la casa per cui sta pagando il mutuo o la persona che ha sposato allo scopo di vederla di sera e nei weekend. Adesso, magari, grazie a questi risultati che arrivano dalla Gran Bretagna scopriamo anche che, per andare bene a scuola, non è strettamente necessario andare a scuola.