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Bandiera bianca

L'omicidio di Giulia Cecchettin e quello di Diego Rota. La morte non è una livella

Antonio Gurrado

I quotidiani devono vendere e i lettori comprano ciò che conferma le loro idee preconcette, non ciò che rischia di far pensare con la propria testa. Così l'uccisione di un poveraccio da parte della sua partner viene derubricato a estemporanea follia e viene nascosto in una pagina interna di cronaca, sperando che nessuno se ne accorga

La morte non è una livella: altrimenti quella di Diego Rota, ucciso dalla moglie, avrebbe ottenuto sui quotidiani (e nell’opinione pubblica) tanto spazio e tanto rilievo quanto quella della povera Giulia Cecchettin. Va premesso che ogni esistenza è drammatica a modo suo, e ogni fine violenta è una tragedia incomparabile; va specificato anche che l’assassina di Rota era stata appena dimessa da un TSO, mentre di Filippo Turetta si è sottolineata a più riprese la normalità. Se ne è tratta l’esplicita conclusione che l’omicidio Cecchettin fosse sintomo di un’emergenza sociale, ossia che qualsiasi maschio potesse da un momento all’altro uccidere qualsiasi donna, mentre, sull’omicidio Rota, i pochi che se ne sono accorti hanno dato per scontato trattarsi di un episodio imponderabile, dovuto alla follia della perpetratrice.

 

I maschi che ti ammazzano lo fanno perché sono maschi, le donne che ti ammazzano lo fanno perché sono pazze; viviamo tuttavia in un contesto psichiatrico in cui la netta distinzione fra normali e anormali è superata e sfumata, se non andata in frantumi, quindi il ragionamento non regge. Se i giornali badassero all’antico principio secondo cui l’uomo che morde il cane fa più notizia del cane che morde l’uomo, il viricidio di Diego Rota avrebbe dovuto trovare più spazio del femminicidio di Giulia Cecchettin, poiché appartiene a una categoria di eventi più rara. I quotidiani, però, devono vendere copie (o clic) e i lettori comprano (o cliccano) ciò che conferma le loro idee preconcette, non ciò che rischia di far pensare con la propria testa. Ecco dunque che l’uccisione di un poveraccio da parte della sua partner viene derubricato a estemporanea mattana di una singola; ecco che viene nascosto in una pagina interna di cronaca, taglio basso, sperando che non se ne accorga nessuno.

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